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Smok-Ink, 4000 sigarette fumate = 5 litri di inchiostro usati per dipingere una tela contro il tabagismo

Smok-Ink, 4000 sigarette fumate = 5 litri di inchiostro usati per dipingere una tela contro il tabagismo

Dal 5 al 29 novembre sarà aperto al pubblico Smok-Ink, un progetto innovativo a metà strada tra arte e scienza, che coinvolgerà oltre 500 ragazzi tra scuole medie e superiori, volto alla sensibilizzazione contro il tabagismo.

Studenti di scuole medie e superiori saranno protagonisti di un viaggio tra arte e medicina, organizzato dall’Humanitas Cancer Center, centro specialistico da sempre impegnato in attività di prevenzione delle principali patologie, nonché impegnato in iniziative di sensibilizzazione e di sviluppo della “cultura della salute”.
Attraverso una serie di incontri didattici sarà coinvolto il loro vissuto personale, le loro emozioni, la loro percezione della realtà, e i loro sensi.

4000 sigarette = 5 litri di inchiostro

Il risultato di Smok-Ink è una tela di 60 metri quadri – in mostra nella hall dell’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) – interamente dipinta a mano dall’artista Ozmo con 5 litri di inchiostro derivati dalla spremitura di 4000 sigarette. In questo modo non solo la vista, ma anche l’olfatto toccherà la sensibilità dei visitatori, così come dei ragazzi coinvolti.

La mostra, curata e ideata da Moreno De Turco e Mirco Pagano, creativi di TBWAItalia, sotto la direzione artistica di Francesco Guerrera e Nicola Lampugnani. Numeri, immagini e parole combinati insieme raccontano – con un linguaggio particolare, ma comprensibile – cosa succede ai polmoni di un fumatore.
“Il fumo è la principale causa di cancro al polmone, sia tra i fumatori attivi sia tra coloro che sono esposti al fumo passivo. Per questo siamo fieri di aderire a iniziative come questa, che si battono da anni contro il fumo.” spiega Armando Santoro, direttore dell’Humanitas Cancer Center.

Un’installazione artistica contro il tabagismo

Smok-In è un’installazione, dunque, volta a sensibilizzare contro il tabagismo, coinvolgendo letteralmente i visitatori, mostrando “dall’interno” i danni causati dal fumo della sigaretta.
La prospettiva viene rovesciata, si guarda dall’interno, e tale esperienza lascia il segno.

Oltre alla mostra, le scolaresche coinvolte saranno protagoniste di una discussione interattiva con i medici di Humanitas Cancer Center. Un focus scientifico e psicologico per far emergere il significato del fumo come elemento di appartenenza al gruppo. Si proverà a dare gli strumenti anche contro la curiosità che potrebbe affascinare di chi non ha mai provato la sigaretta.

Il progetto prevede, poi, anche una finestra dedicata ai laboratori creativi multimediali a tema.
“Ancora oggi il fumo è uno dei maggiori killer a livello mondiale e causa circa 70mila morti all’anno in Italia. Nonostante i divieti imposti e le numerose campagne di sensibilizzazione – continua il dottor Santoro, come riportato sul sito di Humanitas Salute il numero dei tabagisti stenta a diminuire, anzi i giovani e le donne iniziano a fumare sempre prima. L’iniziativa Smok-Ink va in questa direzione, incentivando i giovani a sconfiggere la dipendenza da nicotina attraverso un connubio tra arte e medicina”.

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