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Sigaretta Elettronica, dove si può usare (e dove no) e quali sono le sanzioni?

Sigaretta Elettronica, dove si può usare (e dove no) e quali sono le sanzioni?

La Sigaretta Elettronica non è più una sorpresa, non è più un dispositivo di nicchia per pochi utilizzatori, ma uno strumento scelto da 1 milione e mezzo di italiani.

Non è, infatti, raro imbattersi in uno “svapatore” alla stazione della metro, così come per strada o in un negozio. E’ chiaro che, con la diffusione della stessa, il Legislatore si sia occupato (e si stia tuttora occupando) della regolamentazione di tale mondo.

Per esempio, dove è consentito usare la Sigaretta Elettronica? Dal 2003, con la legge Sirchia le sigarette tradizionali sono vietate in “locali chiusi, ad eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico“. Tante le integrazioni che negli anni hanno portato ulteriori specifiche e indicazioni tecniche. Ma per l’e-Cig? Vigono le stesse regole?

Sigaretta Elettronica e Sigaretta Tradizionale: affinità e differenze legislative

Affronta l’argomento un articolo di Isabella Policarpio su Money.it (Si può fumare la sigaretta elettronica negli uffici e nei locali pubblici?), che ci ricorda che agli albori dello svapo i divieti e le restrizioni previste per la sigaretta tradizionale non toccavano il dispositivo elettronico.
Oggi, con la diffusione di cui parlavamo prima, l’utilizzo risulta limitato in molti luoghi e sui mezzi pubblici. Tuttavia, si tratta di decisioni dei singoli, di volontà arbitrarie, dato che la normativa nazionale attualmente vigente (il Decreto Scuola del 2013), non prevede il divieto di svapare nei luoghi pubblici, in quanto non equiparata al tabacco tradizionale.

L’emendamento “4.25”, approvato dai deputati il 23 ottobre 2013 – come riportato dalla professoressa Lidia Proietti, presidente LIAF – ha, infatti, stralciato l’ultima parte del comma 10-bis dell’articolo 51 della legge Sirchia. Tale comma applicava anche alle Sigarette Elettroniche le norme “in materia di tutela della salute dei non fumatori”, previste per i tabacchi tradizionali.

Allo stesso modo, la Commissione per gli interpelli, “in analogia all’orientamento europeo esistente – richiamato anche dal parere n. 34955/CSC6 del 26/09/2012 dell’Istituto Superiore di Sanità – ha deciso di considerare le sigarette elettroniche fuori dal campo di applicazione della direttiva 2001/37/CE in materia di tabacco – in quanto non contenenti tabacco – ritiene che, in mancanza di una specifica previsione normativa, non sia applicabile alle sigarette elettroniche il divieto di fumo previsto dall’articolo 51 della legge n. 3/2003 a tutela della salute dei non fumatori”.

Sigaretta Elettronica nei locali chiusi

A meno che non ci siano espliciti divieti ad hoc, dunque, è possibile utilizzare la sigaretta elettronica anche nei locali chiusi – quali cinema, ristorante, teatro e simili – mentre è espressamente vietato a scuola, nelle comunità di recupero, negli istituti di correzione minorile e nei centri per l’impiego e di formazione professionale.

Sigaretta Elettronica a lavoro

E in ufficio? Nei luoghi di lavoro la regolamentazione è rimessa alla discrezione del datore di lavoro che può, quindi, stabilire appositi divieti con correlate sanzioni. Non si applica, pertanto, il divieto generale di fumo nei luoghi di lavoro, previsto dalla succitata legge Sirchia (n. 3 del 2003 – Tutela della salute dei non fumatori).

Qualora sia permesso l’utilizzo dell’e-Cig, sarà fatto solo in seguito ad una “valutazione dei rischi, ai sensi delle disposizioni vigenti. La suddetta valutazione dovrà tener conto del rischio cui l’utilizzazione della sigaretta elettronica può esporre i lavoratori, in ragione delle sostanze che possono essere inalate, a seguito del processo di vaporizzazione (nicotina e sostanze associate)”.

Sigaretta Elettronica sui mezzi pubblici

Anche per quanto riguarda i mezzi pubblici, non c’è una precisa norma che vieti lo svapo su treni, pullman, metro e simili. Anche questa scelta è rimessa all’azienda che gestisce il trasporto, che può stabilire limiti, divieto e sanzioni.
In linea generale, quasi tutti i mezzi di trasporto pubblico, prevedono il divieto della Sigaretta Elettronica. E’ vietato svapare, per esempio, sulle “Frecce” e su “Italo”.

Sigaretta Elettronica in auto

Per ciò che riguarda la sigaretta tradizionale, non esiste un divieto assoluto di fumare alla guida, se non in presenza di minori o donne in gravidanza.
Più che per i rischi che riguardano la salute e l’incolumità, resta fortemente sconsigliato fumare, anche non in presenza delle due categorie protette citate prima, e svapare in auto, perché tali azioni possono distrarre chi guida e provocare sbandamenti e/o incidenti.
In ogni caso, la scelta, in questo caso, è rimessa esclusivamente al buon senso del guidatore.

Quali possono essere le sanzioni?

Come detto, il divieto di utilizzo dell’e-Cig sono a discrezione di proprietari dei locali chiusi, datori di lavoro e aziende che offrono i servizi di trasporto.
Chi svapa in posti dove non è consentito commette un illecito amministrativo, punibile una multa che arriva fino ai 500 euro e anche oltre, soprattutto nel caso dei mezzi pubblici.

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